17.

Mirco si sente in colpa per aver litigato con la piccola biscia. Riflette con molta calma, ripete tantissime volte dentro di sé che tutti sono diversi e nessuno può essere uguale all'altro, se no ci sarebbe un grande caos e un mucchio di animali perfettamente identici che pensano tutti allo stesso modo. Decide quindi di perdonare la biscia; prova a prepararsi il discorso ma non sa bene cosa dire. Si incammina a testa bassa, verso la sua abitazione, pensando che la strada è grigia come il suo cuore. Continua a ripetersi le parole da dire a Zigzag. Alzando lo sguardo trova la biscia seduta su un sasso, al sole: sta pensando. Il piccolo riccio vorrebbe cambiare strada, ma anche questa è un'altra azione sbagliata. Si sistema, quindi, di fianco alla biscia, per quanto i suoi aculei gli permettono. Prova a dirle le parole ripetute tante volte, ma non va come previsto. Mirco dice tante cose, ma non la verità e la biscia se ne accorge.

Il riccio capisce di aver sbagliato. Si mette a piangere:

- Scusa. Sono stato egoista. Ho capito di aver sbagliato. Vuoi perdonarmi?

Anche Zigzag preferisce vivere in pace. Perdona il suo amico e insieme tornano a giocare.

Stanno giocando da un po' di tempo, quando Zigzag perde nuovamente la ghianda.

- Scusa! Scusa! Scusa! Adesso ne vado a cercare un'altra io!

Mirco scoppia a ridere:

- Perché ti preoccupi così tanto? Adesso non sono più come prima e non escludo nessuno. È troppo importante l'amicizia per rovinarla per così poco! Anche tu non devi isolare mai nessuno. Quando i tuoi amici se vanno via da te, non lasciarli andare, ma vai loro incontro, altrimenti poi sarà troppo tardi.

 

FINE

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