Vimercate, 5 giugno 1999

 

Presentazione dell'ipertesto

"Diritti e rispetto delle diversità"

 

Il lavoro in cui "potete entrare" ha diversi percorsi esplorativi possibili, tutti in collegamento con attività di Educazione alla Salute ed alla Convivenza Democratica.

L'ipertesto è stato assemblato dall'insegnante Giovanni Pagano, con i contributi provenienti dalle classi IV di tre diversi plessi elementari del Secondo Circolo Didattico di Vimercate.

Ecco l'elenco delle classi interessate:

IV A - B - C Scuola "Don Milani"

IV A - B Scuola "Ada NEGRI" - Oreno

IV A Scuola "Valtorta" - Velasca.

 

Nell'ipertesto le piste "I Diritti dei Bambini", "Una bella narrazione sulla diversità", "Progetto salute" sono state redatte, a rotazione, dagli alunni ed alunne delle classi IV "Don Milani", durante il laboratorio Informatico a Classi aperte, condotto dagli insegnanti Giovanni Pagano ed Enza Faipò. Nel laboratorio tenutosi una volta alla settimana da ottobre 98 a maggio 99, sono state di volta in volta, "messe in bella" le esperienze vissute in classe.

Il "romanzo" "I sogni dei bambini sono tutti uguali" è stato redatto dalle Classi di Oreno, con il supporto dell'insegnante Alfreda Fummi.

Le brevi storie sui Diritti dei bambini, con alcuni agganci in lingua inglese, sono state realizzate dalla IV del plesso di Velasca con l'aiuto dell'insegnante Monica Beltrame.

 


 

Non è la prima produzione ipertestuale del medesimo gruppo di interclasse di Circolo e la scelta della tematica di quest'anno è strettamente connessa al decennale della Convenzione dei Diritti dei Bambini, stilata nel 1989, ed alla corrente manifestazione della "Città dei Ragazzi".

 

Il mezzo ipertestuale rende possibile il collegamento di attività di lingua italiana, studi sociali con statistica , ed .all'immagine, realizzate in classi, gruppi, scuole diverse sul medesimo interesse e per scopi educativi e democratici.

L'ipertesto è un mezzo duttile, che permette modifiche ed ampliamenti successivi e lascia libero "l'esploratore" di scegliere il "ramo" su cui immettersi.

 

A cura di Enza Faipò