I media di "prima"
Da quanto tempo giornali, televisione e audiovisivi e
infine computer sono entrati a pieno diritto nella scuola accanto al libro
stampato e alla lezione cattedratica?. In quale ordine di scuole? Con quale
dignità?
Certamente sono stati a lungo chiamati "sussidi", il che
significa strumenti di secondo livello rispetto, da utilizzare con parsimonia,
con un po' di sufficienza :
"Bravo, hai studiato!, per premio ti porto a vedere un film"…
…oppure:
"Hai supplenza? Fagli vedere qualche diapositiva o una
videocassetta!"
Spessissimo con scelte del tutto casuali, senza un minimo di coordinamento con
il lavoro della classe.
Questo direi il quadro generale, sino ad alcuni anni fa: non c'era ancora da
parte degli insegnanti la consapevolezza che i diversi media dovessero essere
studiati, usati, padroneggiati.
Esistevano molte eccezioni di eccellenza e innovazione.
Mi piace ricordare, ad esempio, la positiva esperienza scolastica delle mie
figlie, che hanno frequentato anni fa la scuola dell'obbigo
Dalle elementari alla terza media sono state guidate a conoscere e ad
utilizzare i diversi linguaggi, hanno analizzato il quotidiano insieme
agli insegnanti, hanno svolto corsi interdisciplinari di fotografia, analisi
della pubblicità, analisi del linguaggio cinematografico, hanno portato a
termine lavori in cui i diversi linguaggi venivano integrati.
Hanno utilizzato anche il computer, di mano in mano che i loro insegnanti
imparavano le tecnologie: la multimedialità e anche l'ipertestualità erano
ai primi passi, nelle loro scuole si lavorava con la famosa
"Tartaruga" e si "disegnava al computer" con il linguaggio
di programmazione basic!
In sintesi: gli insegnanti, con metodologia interdisciplinare guidavano
la classe a conoscere e utilizzare i diversi media, in modo che gli
alunni potessero essere fruitori coscienti e attivi, capaci di interagire con
il mezzo e di sfruttarne il "valore aggiunto".
Tale genere di esperienza, forse rara all'epoca si va per fortuna diffondendo.