16.

 

È mattina. Mirco, un piccolo riccio, sta ancora dormendo nel cavo del suo albero: stamattina non ha proprio voglia di alzarsi. Ma bisogna andare a scuola.

Finalmente sono terminate le lezioni e Mirco decide di fermarsi nel bosco a fare una partita di pallaghianda con i suoi amici. Attaccata ad un ramo contorto, una foglia bucata dondola e un raggio sottile di luce la trafigge. Sembra un bosco incantato: si sente il cinguettio degli uccelli, il fruscio del vento e fra gli alberi si intravedono le colline ed il piccolo lago.

Mirco e i suoi amici iniziano a giocare. Formano le due squadre e cominciano la partita. Il tempo passa, però non si stancano mai. Ma siccome è molto difficile non litigare, ecco poco dopo cominciare le provocazioni. Questa volta è la biscia Zigzag ad arrabbiarsi: nessuno le passa la ghianda e così, appena riesce ad afferrarla, pensa bene di lanciarla in alto. La ghianda si ferma lassù, fra i rami più alti; Mirco è arrabbiato, la ghianda era sua!

- Ci avrei scommesso che Zigzag avrebbe combinato questo pasticcio! Non giocherà più con noi perché non ha le zampe! Tutti noi abbiamo le zampe tranne lei e noi non vogliamo più giocare con lei!

Riuscirà Mirco a perdonare Zigzag? Se pensi di sì vai al n. 17

Se pensi di no, vai al n. 18

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